Descrizione
Il territorio etneo è un prezioso contenitore di tesori dal grande valore artistico-culturale: qui si scopre una materia prima di grande interesse quale la pietra lavica, un vanto che ha visto le popolazioni etnee, nel corso dei secoli, impegnarsi a reagire al fine di non lasciarsi sopraffare dalla potenza di un vulcano minaccioso, imparando così a fare tesoro di quella stessa lava che, dall’essere causa di rovina, è divenuta una grande risorsa per l’economia locale.
Quando si pensa a grandi e monumentali opere d’arte, la mente corre a un materiale d’eccezione quale il marmo ma, a quanto pare, non è l’unico protagonista. L’artigianato siciliano ha portato in scena la pietra lavica, utilizzata per adornare splendidi palazzi barocchi, ville, piazze e vicoli ammirabili soprattutto nel catanese. Ebbene sì, sebbene l’Etna sia considerato da tutti come un nemico in quanto rappresenta una vera minaccia per i paesi adiacenti, il basalto eruttato ha saputo farsi apprezzare soprattutto a seguito dei devastanti terremoti del 1663, del 1693 e della colata lavica del 1669, fenomeni che hanno coinvolto e stravolto Catania nonché buona parte delle città della Sicilia Orientale, motivo per cui intere realtà, distrutte, vennero ricostruite da abili architetti a cui vanno i meriti di quelli che oggi sono considerati i più grandi capolavori del barocco catanese.